Il 2 Settembre il Santuario viene colpito da una tragedia, muoiono Jimmy “il gigante buono” e Grugno, maiali che hanno trovato rifugio presso Cuori Liberi. Solo pochi giorni prima, giunse la notizia dello spargersi della peste suina africana presso gli allevamenti del pavese, incutendo il timore che essa fosse la causa del decesso dei due tanto amati maiali; non per nulla, un allevamento nelle vicinanze aveva nascosto il diffondersi della peste, spostando oltre cinquecento suini infetti lungo il territorio. Il personale veterinario dell’ATS di zona, tuttavia, affermò che i sintomi rilevati non combaciavano con quelli della peste suina. I volontari tirarono un sospiro di sollievo, non sapendo che quello sarebbe stato solo l’inizio.
Il 4 Settembre 2023 arriva l’esito dei campioni che erano stati prelevati e mandati ad analizzare; nonostante quanto asserito precedentemente dai veterinari ATS, purtroppo l’esito infausto parla chiaro: peste suina africana. 38 i maiali rimasti a Cuori Liberi, una condanna a morte per loro a cui era stata promessa una vita piena, accuditi con amore ogni giorno dai volontari. La legge, tuttavia, parla chiaro: non può esistere un focolaio. Ma il Santuario è un rifugio, non un allevamento, ed i loro ospiti sono stati sottratti da quel sistema ormai da tempo!
Purtroppo, mentre le istituzioni non vogliono ascoltare – la peste suina africana continua a colpire il santuario. I volontari cercano disperatamente di occuparsi dei suini, di salvarli, standogli vicino in qualsiasi momento. Le lacrime non finiscono mai, mentre si cerca di chiedere una morte dolce per alcuni degli ospiti, inutilmente. Del resto, Cuori Liberi è un rifugio permanente, non un allevamento, ma questo alle istituzioni non importa. Il focolaio va spento e nessuno deve rimanere in vita. Per tale ragione, il santuario viene posto sotto sequestro, con ordinanza di abbattimento di tutti i suini ancora in vita. Questo dà inizio alla battaglia legale, con il supporto dell’ufficio legale di LAV e LNDC. Non possiamo arrenderci.
Il 7 Settembre 2023 il TAR rigetta la richiesta di sospensiva dell’ordinanza di abbattimento dei suini presenti, mentre morte e dolore continuano ad imperversare su Progetto Cuori Liberi. Non è pensabile arrendersi, ci deve essere pure un barlume di speranza! Fortunatamente, il santuario non è abbandonato a sé stesso e la famiglia dei Santuari della Rete, quella più grande dei rifugi antispecisti italiani e di tutto il mondo, si stringono solidali. Tutti pronti per una eventuale chiamata all’azione, pronti a mettere i propri corpi a protezione di un luogo considerato sacro, dando inizio a 13 giorni di presidio.